Il Romanzo di un'anima bugiarda

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La trama

Germano “Geko” Cosma Allevi è un uomo dal carisma magnetico; ha un lavoro che ama e che lo gratifica, centinaia di amici sparsi per il mondo che lo adorano, una vita sentimentale vivace e invidiabile, uno strabiliante carnet di viaggi e incontri. La sua è una vita perfetta, quella che ha sempre desiderato.

L’unico neo in tanta magnificenza? 

Giusto un’inezia, un dettaglio irrilevante: la sua vita è tutta una bugia!

Germano ha, infatti, trovato il modo perfetto per tenere la propria esistenza sotto controllo totale: crearla a propria immagine e somiglianza.

Creativo ed estroso artista dell’esistenza, Geko è il magnifico demiurgo del proprio mondo fantastico; un mondo di bugie, dove la realtà ha tutt’al più un ruolo marginale. Negli anni Geko ha cioè costruito sé stesso attraverso menzogne ed invenzioni, divenendo incontrastato e affascinante signore delle varie superficiali cerchie relazionali che si sono susseguite nella sua vita. Al mondo Geko offre costantemente un’immagine fittizia di sé, qualcosa che non corrisponde a nulla di vero, manipolando persino i dettagli reali per renderli irresistibili. Gli altri, totalmente ignari, sono innamorati e ammaliati della sua “inconsistenza”:

Mi adoravano, come tutti di solito mi adoravano, per ciò che sapevano che io ero, facevo, conoscevo, possedevo. E quello – modestia a parte – era il mio Capolavoro.

 

In questa perfetta scena immaginifica – attraversata qualche volta da sporadiche inquietudini subito messe a tacere – Geko vive solitario in mezzo alla folla di “ammiratori”, finché un imprevedibile messaggio lasciato sulla sua segreteria telefonica non apre la strada ad un’invasione di reale, sottoforma di un “lascito” – qualcosa che mai Geko avrebbe potuto immaginare e quindi creare e che con il suo incontenibile connotato di reale interrompe la corsa della sua fantastica esistenza.

Il lascito è un diario, la cronaca di un’intera disperata vita, che con intensità e crudezza rivela una tragedia. Eventi lontani che potrebbero aver coinvolto anche Germano.

Realtà o creazione – atroce – di un altro demiurgo?

Impossibile, una volta lettolo, ignorare quel dannato diario; persino per Germano, che d’improvviso è costretto dai nuovi fatti a fare i conti con due fastidiose ipotesi da falsificare:

  • che ci sia più che uno sfoggio di creatività dietro le sue magnifiche fittizie, un dramma talmente inconcepibile da dover essere cancellato;
  • che possa esserci un compito in sospeso per lui, da portare a compimento per proteggere il suo universo di affascinanti creazioni dal malevolo potere del reale.

Una volta innescato, il meccanismo del reale non può essere bloccato e Germano può solo scegliere se esserne vittima o antagonista.

Tutto dipende da tre sfide.

  • Prima sfida per Germano: svelare il quesito sul diario, realtà o bugia?
  • Seconda sfida: sopravvivere alle conseguenze dello svelamento, qualunque esso sia.
  • Terza sfida: ritrovare il potere da Demiurgo ed esigere vendetta.

Una cosa è certa: contro l’inaspettato incognito, il Demiurgo dovrà lottare con il solo uso delle proprie armi.

Saprà rimanere magnifico attraverso la battaglia?

Cosa resterà della sua Arte?

Riuscirà a non lasciarsi sopraffare dalla marea improvvisa?

Potrà farcela da solo?

O forse il suo mondo sarà inevitabilmente stravolto?

Perché ogni magnifica bugia ha forse sempre nascosto in sé un nucleo di oscurità.